Vengono spesso utilizzati per operazioni di stampaggio o tranciatura delle lamiere dove si desideri mantenere il manufatto pulito, spesso per evitare di doverlo lavare a fronte di successive saldature, assemblaggi o altre finiture di vario tipo.
Effettivamente gli oli evaporabili lasciano abbastanza pulito il manufatto e questo consente di non dover intervenire con pulizie successive, risparmiando sui costi complessivi di produzione. L’olio evaporabile ha però alcune contro indicazioni di cui dover tener assolutamente conto, mi riferisco soprattutto alla salvaguardia ambientale e alla salute degli operatori che lo utilizzano.
In genere i classici oli conosciuti come “oli evaporabile” riportano sull’etichetta il pittogramma GHS8
Il simbolo indica che il liquido tende ad evaporare anche a temperatura ambiente e tali esalazioni sono dannose alle vie respiratorie. Questo simbolo viene applicato sulle etichette e schede di sicurezza di tutti gli oli minerali molto fluidi, con viscosità fino a 20,5 cSt. Considerate che la viscosità dei cosiddetti “oli evaporabili” per tranciatura e stampaggio lamiere è di circa 1 cSt, sono quindi fluidissimi, quasi come l’acqua, più sono fluidi e più facilmente e velocemente si liberano nell’aria. L’esalazione di questi lubrificanti interessa certamente l’aria anche a metri di distanza rispetto a dove viene utilizzato, quindi si crea un pericolo per gli operatori che lo maneggiano ma anche per il personale nelle vicinanze.
Ovviamente è necessario spostarsi dai lubrificanti di origine minerale che hanno in natura la caratteristica di rilasciamento nell’aria delle loro frazioni leggere. Fatta tale considerazione è possibile orientarsi su altri oli come ad esempio i lubrificanti di natura vegetale. Ma considerando l’utilizzo sulle lamiere e le lavorazioni di deformazione metalli, i lubrificanti più opportuni sono certamente quelli acquosi a base di polimeri. Si tratta di lubrificanti green al 100%, sono costituiti da alcune tipologie di polimeri derivanti da fonti rinnovabili, dispersi in soluzioni acquose. Si presentano come fluidi a bassa viscosità e possono essere utilizzati a spruzzo, con sistema a rulli, pennello ecc… Riescono a formare e tranciare in modo più efficace rispetto a gli oli evaporabili di origine minerale. L’evaporazione è leggermente più lenta in quanto la parte acquosa impiega un po’ più tempo rispetto ai prodotti di origine minerale. Il residuo? Bassissimo, poco percepibile al tatto o ad occhio nudo.
Obiettivo raggiunto!
Si, l’obiettivo è raggiunto in quanto si ottengono i soliti risultati migliorando i parametri di vita degli utensili. Aggiungo anche che mentre gli oli evaporabili sono facilmente infiammabili quelli a base di polimeri non lo sono. Oltretutto essendo privi di olio minerali non necessitano di stoccaggi con particolari sicurezze, non cumulano sui piani di rischio incendio, sono trasportabili senza ADR.
Maggiori approfondimenti si possono ottenere consultando il sito dell’azienda IRMCO, produttore Americano di lubrificanti NON OIL a base di polimeri in soluzione acquosa. L’azienda IRMCO iniziò la produzione di tali lubrificanti già dall’inizio degli anni 80 ed è oggi leader mondiale. In Italia si possono ottenere molte informazioni tramite il sito ecolubrificanti